Lotta a inquinamento acustico di ciclomotori e motocicli a partire da luglio

Un testo un po’ datato (giugno 2010), che ho citato solo nella mia pagina Facebook  ma che merita comunque la dovuta attenzione:

23/06/2010 – Ufficio Stampa Comune di Gubbio

Lotta all’inquinamento acustico provocato da ciclomotori e motocicli, soprattutto nel centro storico: è questo uno dei recenti compiti della Polizia Municipale di Gubbio. Infatti, i vigili urbani saranno dotati, a partire dai primi di luglio, di una apparecchiatura capace di rilevare l’intensità del rumore prodotto oltre il limite consentito. Lo comunicano il sindaco Maria Cristina Ercoli e gli assessori Sauro Monacelli e Graziano Cappannelli, che spiegano:

« Il Comune di Gubbio, nell’intento di contenere l’inquinamento acustico prodotto dai veicoli e anche a seguito delle numerose proteste e segnalazioni, ha adottato alcune misure per contenere il fenomeno di manomissione delle parti tecniche, che, vista la diffusione dell’uso soprattutto tra gli adolescenti, causa non pochi disagi e fastidi. Abbiamo perciò predisposto l’uso da parte degli operatori della Polizia Municipale di una apparecchiatura chiamata ‘fonometro’, strumento conforme all’omologazione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che rileva il livello di rumore prodotto oltre il limite consentito. Del resto, in base alla normativa Europea, il legislatore italiano ha previsto nel Codice della Strada e nel Regolamento di Esecuzione diverse norme al fine di limitare l’inquinamento acustico causato dal rumore del traffico veicolare. In particolare, l’articolo 155 del C.d.S., in materia di limitazione dei rumori durante la circolazione, prevede al comma 1 l’obbligo di evitare rumori molesti e al comma 2 la tenuta in condizioni di efficienza del dispositivo silenziatore che non deve essere alterato. Il valore massimo ammissibile del rumore prodotto dal silenziatore è riportato sulla documento di circolazione dei veicoli. Per i veicoli di vecchia immatricolazione, ove non sia riportato il valore massimo consentito, il rumore emesso non deve superare i seguenti limiti massimi: • Ciclomotori 83 dB, • Motocicli fino a 200 cc a 4 tempi 90 dB, • Motocicli fino a 200 cc a 2 tempi 87 dB. La misurazione del rumore effettuata dalla Polizia Municipale, per mezzo del fonometro, quando evidenzi il superamento dei limiti consentiti, comporta l’applicazione di sanzione amministrativa ed in alcuni casi anche il ritiro del documento di circolazione. Pertanto, i possessori di veicoli ed in particolar modo di ciclomotori, la cui rumorosità appare palesemente elevata e quindi fuori norma, sono invitati a mettersi in regola entro l’avvio della campagna di controllo che inizierà a partire dai prossimi giorni. »

fonte: http://www.comune.gubbio.pg.it/Index.aspx?idnews=13483&idsottosito=30

Sottolineo i passaggi fondamentali:

  • intento di contenere l’inquinamento acustico prodotto dai veicoli
  • a seguito delle numerose proteste e segnalazioni
  • predisposto l’uso da parte degli operatori della Polizia Municipale di una apparecchiatura chiamata ‘fonometro’, strumento […] che rileva il livello di rumore prodotto oltre il limite consentito.
  • in base alla normativa Europea, il legislatore italiano ha previsto nel Codice della Strada e nel Regolamento di Esecuzione diverse norme al fine di limitare l’inquinamento acustico causato dal rumore del traffico veicolare
  •  l’articolo 155 del C.d.S., in materia di limitazione dei rumori durante la circolazione, prevede al comma 1 l’obbligo di evitare rumori molesti e al comma 2 la tenuta in condizioni di efficienza del dispositivo silenziatore che non deve essere alterato.
  • Per i veicoli di vecchia immatricolazione, ove non sia riportato il valore massimo consentito, il rumore emesso non deve superare i seguenti limiti massimi:
    • Ciclomotori 83 dB
    • Motocicli fino a 200 cc a 4 tempi 90 dB
    • Motocicli fino a 200 cc a 2 tempi 87 dB
  • La misurazione del rumore effettuata dalla Polizia Municipale, per mezzo del fonometro, quando evidenzi il superamento dei limiti consentiti, comporta l’applicazione di sanzione amministrativa ed in alcuni casi anche il ritiro del documento di circolazione

Si potrebbero fare infinite considerazioni su questo testo. Si potrebbe per esempio prendere atto che effettivamente l’inquinamento acustico è un problema serio e che VOLENDO si può comunque fare qualcosa per contenerlo. Il Comune di Gubbio dà in questo senso un ottimo esempio da seguire. Il problema dei rumori emessi da ciclomotori e motocicli è diffuso e comune a tutto il paese (e oltre). Conosciamo bene le pratiche ampiamente diffuse di manomissione degli scarichi sia sui ciclomotori (adolescenti) sia sui motocicli (bambini non cresciuti maggiorenni solo all’anagrafe). Ma nonostante tutto ciò quasi nessuno muove un dito per fare qualcosa. Se il Comune di Gubbio lo ha fatto, gli altri comuni prendano esempio! Evito di addentrarmi in considerazioni riguardanti gli individui che mettono in atto le pratiche di modifica degli scarichi perché ne ho abbondantemente parlato nel blog (si veda per esempio Nico Cereghini: “Moto silenziosa o forte di voce?” cliccare sul link per leggere il testo). Diciamo semplicemente che la loro condotta li qualifica per quello che sono: degli incivili. Ed infine si potrebbe discutere sui valori consentiti, dagli 83 db ai 90 db secondo quanto riportato nell’articolo. Sono valori dal mio punto di vista decisamente elevati.

In un precedente post dal titolo I Verdi a Montagna: «Il rumore delle moto uccide» – Parte I ho riportato i valori indicati dal parlamento europeo:

I rumori prodotti dai veicoli a motore a due ruote (motocicli) sono ormai da tempo limitati da direttive comunitarie (direttiva 78/1015) che prevedono una riduzione in più fasi. L’ultima di tali fasi è entrata in vigore nel 1993/1994. I valori limite che essa fissa sono:

  • 75 dB(A) per le moto di cilindrata inferiore a 80 cm3
  • 77 dB(A) per quelle di cilindrata compresa fra gli 80 
  • 175 cm3 e 80 dB(A) per le moto di cilindrata superiore a 175 cm3.

(fonte http://www.europarl.europa.eu/factsheets/4_9_5_it.htm)

Per rendersi conto dei valori basta confrontarli con quelli degli altri veicoli:

  •  Per le autovetture è fissato un valore limite del livello sonoro ammissibile di 77 dB(A) che dal 1995/96 è stato ridotto a 74 dB(A). Ciò corrisponde ad una diminuzione del 50% della potenza sonora; in altre parole due auto della prossima generazione faranno assieme lo stesso rumore prodotto da un’auto di oggi. L’evidente abbassamento del livello acustico degli autoveicoli è comunque in parte annullato dall’aumento del numero e dai chilometri percorsi dalle auto, come pure dall’aumento del numero dei veicoli più pesanti e più potenti.
  • Il valore limite deciso dalla CE nel novembre 1992 per gli automezzi pesanti è pari a 80 dB(A). Questo automezzo “silenzioso” sarà quindi il veicolo usato di norma per il trasporto delle merci sulle strade europee. A partire dal 1995/1996 nel traffico urbano – tenuto conto dei limiti sonori e delle procedure di misurazione – 25 autocarri del nuovo tipo produrranno lo stesso rumore provocato da un solo autocarro all’inizio degli anni ’80. A partire dal 1994, i camion che rispettano i limiti stabiliti dalla nuova direttiva CE possono portare un contrassegno particolare, con una notevole semplificazione dei controlli sulle disposizioni che riconoscono determinati vantaggi a chi usa autocarri meno rumorosi. Ciò è importante soprattutto in relazione al divieto di circolazione notturna (dalle 22.00 alle 05.00) su tutte le autostrade e le strade statali austriache, dal quale sono esclusi gli autocarri “silenziosi” (valori limite: 78 dB(A) per gli autocarri con potenza inferiore a 150 kW e 80 dB(A) per gli autocarri con potenza superiore a 150 kW).

Il valore delle auto (74 dB) non fa testo perché le case produttrici tendono a stare abbondantemente sotto questo limite. Molto più significativo è il valore per i mezzi pesanti: 80 dB. Si confronti questo valore con i precedenti (relativi a motocicli e ciclomotori) e non si potrà evitare di domandarsi che senso abbia che una moto possa fare più rumore di un mezzo pesante.

Ad ogni modo è comunque positivo il fatto che finalmente qualcuno di dovere prenda atto del problema e agisca con i mezzi a disposizione. Esprimo  quindi tutti i miei complimenti all’amministrazione comunale di Gubbio per la lodevole iniziativa nella speranza che venga presa da esempio anche da altri amministratori.

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